Domande di pensione 2015: il dettaglio nella circolare applicativa

15 Dicembre 2014

Domande di pensione 2015: il dettaglio nella circolare applicativa

Vanno presentate entro il 15 gennaio

I requisiti, le procedure

L’11 dicembre si è tenuta al Miur una riunione tra l’Amministrazione e i sindacati scuola per discutere della circolare applicativa al D.M. 886 del 1° dicembre 2014. Per l’Amministrazione era presente il dott. Molitierno. Per la Uil Scuola ha partecipato Francesco Sciandrone.
Tenendo conto della bozza di circolare, tutte le organizzazioni sindacali presenti hanno proposto le seguenti modifiche:

  1. Procrastinare la data di scadenza di presentazione delle domande, considerando che ci sono le vacanze natalizie;
  2. Aggiungere, riguardo alle penalizzazioni per coloro  che hanno i requisiti per accedere al trattamento pensionistico ma non posseggono 62 anni di età, la frase “salvo diverse disposizioni di legge (con riferimento all’emendamento approvato alla Camera);
  3. Consentire alle donne che optano per il sistema contributivo (Legge Maroni) di poter andare in pensione anche successivamente al 1° settembre 2015;
  4. Far riferimento alla circolare Inps per la 6^ salvaguardia per evitare la ripresentazione delle domande di coloro che le avevano già presentate e non sono rientrati nei 2.500 che sono stati collocati in pensione con la 4^ salvaguardia;
  5. Collocare in pensione tutto il personale in esubero che, al 31.08.2015, possiede l’età di anni 62 e 42 anni e 6 mesi, nel caso degli uomini, e 41 anni e 6 mesi, per le donne.

La Uil Scuola, in particolare, ha proposto per il personale in esubero lo stesso provvedimento che è stato adottato nel 2013, consentendo il pensionamento a domanda con le regole pre Fornero.

Per quest’ultima richiesta, l’Amministrazione ha risposto negativamente, affermando che il precedente provvedimento aveva validità solo per l’anno 2013.

 

NOTA SULLA CIRCOLARE APPLICATIVA PER IL PENSIONAMENTO 2015

In data 11 dicembre 2014 è stata diramata dal Miur la circolare applicativa del D.M. 886 del 1° dicembre 2014.

La circolare non ha recepito alcuna modifica di quelle proposte da tutti i sindacati nella riunione della mattinata, ad eccezione del riferimento alla circolare Inps per la 6^ salvaguardia.

Viene ribadito che le dimissioni dal servizio vanno presentate,  mediante la procedura “on line” del sistema Polis del Miur, da tutto il personale della scuola.
Presenterà, invece, le dimissioni in forma cartacea, con successive istruzioni, il personale della 6^ salvaguardia che rientrerà nei 1.800 nominativi che potranno accedere al trattamento pensionistico per aver fruito di permessi nel 2011 per l’art. 33 comma 3 della Legge 104/1992 e dell’art. 42 del D. L.vo 151/2001.
Il personale in servizio all’estero potrà presentare l’istanza anche con modalità cartacea.

I contenuti della circolare sono quelli che sono stati già pubblicati sul sito della Uil Scuola in occasione della pubblicazione del D.M. 886 del 1° dicembre 2014, ai quali si fa riferimento [ link:  http://www.uil.it/uilscuola/node/3679  ]

Unica vera novità è la possibilità del collocamento a riposo d’ufficio per tutto il personale che, entro la data del 31.08.2015, possiede anni 62 di età e 42 anni e 6 mesi, per gli uomini, e 41 e 6 mesi, per le donne, senza arrotondamenti.

Rende perplessi la formulazione di tale facoltà dell’Amministrazione che, con preavviso di 6 mesi, può risolvere unilateralmente il rapporto di lavoro.

Si riafferma, comunque, che per il personale docente ed Ata la data di scadenza del 15.01.2015 vale per:

  1.  Dimissioni volontarie dal servizio;
  2. Richiesta di pensionamento con permanenza in servizio a “part time”;
  3. Richiesta di permanenza in servizio oltre l’età di vecchiaia (anni 66 e mesi 3) per raggiungere il minimo per ottenere la pensione (anni 20);
  4. Ritirare le dimissioni.

Per i dirigenti scolastici, invece, che intendono usufruire delle particolari disposizioni che regolano le cessazioni dal servizio, la data di scadenza è il 28.02.2015, ai sensi dell’art. 12 del CCNL dell’Area V.

SCIOPERO GENERALE: così non va

12 DICEMBRE 2014

Così non va

SCIOPERO GENERALE

Barbagallo a Roma: “Oggi fermiamo Italia per farla ripartire”
Di Menna a Trento: “Con lo sciopero il paese reale ha dato la scossa al Governo”

>>> Sintesi dell’intervento di Massimo Di Menna alla manifestazione di Trento

Una giornata utile non solo per dar forza ai lavoratori, ai pensionati ma all’intero Paese.
La centralità è il lavoro, per i giovani che vivono le maggiori difficoltà, per la crisi, per i lavoratori che meritano rispetto e riconoscimento, perché rappresentano la ricchezza del Paese. Rivendichiamo un cambiamento profondo della politica economica del Governo.
Il premier Renzi ha detto di rispettare chi sciopera ed il sindacato, non basta, deve aprire un confronto per ascoltare, discutere le nostre rivendicazioni che sono alla base dello sciopero.
Potremmo fare un elenco lungo, mi limito a citarne sette:
– la legislazione sul lavoro: con demansionamento, precarizzazione, tutele per chi perde lavoro, art. 18, insomma discutere sui decreti attuativi;
– riduzione dell’Irap solo per aziende che investono ed assumono;
– estensione degli 80 euro ai pensionati;
– rinnovo dei contratti per i pubblici dipendenti;
– revisione legge Fornero;
– investimenti in istruzione e ricerca;
– interventi urgenti per ridurre le fonti, davvero eccessive, di sprechi e privilegi.

Tutte ragioni per lo sciopero, dopo che il Governo ha negato confronti, si è chiuso in decisioni senza ascolto.
A nulla è servito l’incontro a Palazzo Chigi con il ministro Madia, addirittura il ministro del Lavoro, anziché convocare subito i sindacati, si è ‘offeso’ ed ha chiuso ogni trattativa determinando un nulla di fatto: siamo di fronte ad un ministro del Lavoro che sfugge al suo dovere istituzionale che è quello di evitare scioperi ed ascoltare chi rappresenta i lavoratori.
Lo stesso Presidente del Consiglio deve ora, dopo la giornata di sciopero, aprire il confronto.
È’ questo che serve al Paese.
Da domani ci impegniamo per fare in modo che ci sia la ripresa dell’ iniziativa Uil, Cgil, Cisl per un confronto con il Governo e per rafforzare la mobilitazione.
Quella dello sciopero non è la giornata conclusiva. Il governo inizi con i contratti, perché è il peggiore datore di lavoro.
Il Governo non può limitarsi a descrivere o raccontare il paese, deve decidere, nell’ottica della coesione; su questo il Governo è lento e lontano dalla realtà delle persone. Con lo sciopero il paese reale ha dato la scossa necessaria.
Anche per la scuola abbiamo posto temi concreti:
– il contratto bloccato per altri tre anni
– gli scatti congelati fino al 2018
– il merito che, secondo il progetto del Governo, dovrebbe essere deciso con una sorta di raccolta punti.
Il risultato è che non si saranno aumenti per nessuno, né per anzianità, perché bloccate, né per merito, perché ancora tutto da definire.
Non è così che si valorizza la scuola. Abbiamo proposte chiare: dare valore al lavoro, rinnovare il contratto, investimenti per l’istruzione per recuperare il ritardo rispetto agli altri paesi europei.

 

>>> Sintesi dell’intervento di Carmelo Barbagallo alla manifestazione di Roma

“Oggi fermiamo l’Italia per farla ripartire nella direzione giusta”: cosi’ il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, in piazza a Roma per lo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil per chiedere al governo di cambiare sul Jobs act, la legge di stabilita’ e la P.a.
Prima della partenza del corteo Barbagallo ha detto ai giornalisti che oggi “milioni di lavoratori si astengono dal lavoro” e accanto a loro si mobiliteranno tanti pensionati e tanti giovani; “vogliamo fermare la caduta dell’economia italiana” ha spiegato.
La protesta di oggi puo’ convincere il governo a cambiare atteggiamento: “mi aspetto che il governo,quando parla di riforma del lavoro parli con i sindacati”.
Possibilità di confronto ci sono ancora – ha sottolineato – perchè devono essere emanati i decreti attuativi della legge delega sul lavoro e perchè la legge di stabilità è ancora in discussione al senato. L’economia “può ripartire se si mette mano alla questione fiscale e morale”: le risorse per gli interventi chiesti dai sindacati si possono trovare contrastando l’evasione fiscale (150 miliardi) i costi della politica (27 miliardi) e corruzione.
“Noi veramente vogliamo cambiare l’Italia, non a parole”: ha detto Barbagallo dal palco della manifestazione a Roma. “Devono smetterla di raccontare storie, di fare promesse non mantenute, devono ridare dignità ai lavoratori, speranza ai giovani e certezze ai pensionati per sopravvivere a questa crisi. Se Renzi vuole fare una battaglia in Europa per eliminare quel vincolo stupido del 3% che sta impoverendo tutta Europa, siamo disposti a fare un’azione anche con i sindacati europei”.
“Siamo pronti ad accogliere l’appello di Napolitano. Accettiamo, ma non siamo stati noi a chiudere la porta al dialogo”. Così  Barbagallo, risponde al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha invitato a riallacciare il filo del dialogo.
“Faremo una nuova resistenza e questa piazza dimostra che ce la faremo”. Cosi’ il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, ha concluso il comizio a piazza Santi Apostoli, al termine del corteo di Cgil, Uil che ha sfilato per le vie di Roma.
“Il presidente ci stupisca – ha detto – ci convochi: noi rappresentiamo la parte sana del Paese”.

PIANO PULLMAN PRENOTATI PER LA TRASFERTA A CATANIA PER LO SCIOPERO GENERALE DI VENERDI’ 12 DICEMBRE 2014

Camera Sindacale Territoriale CATANIA
Segreteria territoriale UILSCUOLA CATANIA. 
Oggetto : PIANO PULLMAN PRENOTATI PER IL SERVIZIO A DISPOSIZIONE PER LA TRASFERTA A CATANIA, PIAZZA ROMA, PER CONSENTIRE LA PIU’ AMPIA PARTECIPAZIONE ALLO SCIOPERO GENERALE DI VENERDI’ 12 DICEMBRE 2014. 
Ai sigg.ri DOCENTI
Personale ATA
Iscritti, simpatizzanti, amici
                                L O R O   S E D I
                                                                           
Carissimi. qui di seguito il piano orario dei pullman prenotati e messi a disposizione  GRATUITAMENTE in occasione dello SCIOPERO GENERALE DI VENERDI’ 12 DICEMBRE 2014-
CALTAGIRONE                  ore 7,00 Stazione Nuova
GRAMMICHELE                ore 7,30 ( 1a rotonda )
PALAGONIA                      ore 8,00 bar Amato via Palermo
MILITELLO V.C                  ore 7,00 villa comunale ( bar Bulla )
SCORDIA                            ore  7,20 villa comunale – piazza Regina Margherita
RADDUSA                          ore   7,00 Piazza Umberto I
RANDAZZO                        ore 6,45  Motel AGIP
MALETTO                           ore 7,00  c/o bivio Maletto
BRONTE                              ore 7,15  c/o rifornimento AGIP
MANIACE                           ore 7,30  piazza Autonomia
ADRANO                            ore 7,00 Piazza Sant’Agostino
BIANCAVILLA                    ore 7,15 Viale dei Fiori ( rifornimento )
PATERNO’                          ore 7,30 Palazzo di Ferro
L’OCCASIONE è UTILE PER FARE SENTIRE LA NOSTRA VOCE, IL NS DISSENSO, I NS PROPONIMENTI.
Fraterni saluti.   salvo mavica 

Guida pratica al contratto di istituto

10 DICEMBRE 2014

Guida pratica al contratto di istituto

La UIL Scuola ha fortemente creduto in questo nuovo modello decentrato e partecipativo, scommettendo su di esso. I dati positivi ed i voti alle nostre ed ai nostri candidati hanno premiato il lavoro dei tanti che si sono impegnati per questo risultato, confermando il trend di crescita in ogni consultazione.
La competizione per la qualità si vince anche attraverso un contratto di scuola agile, condiviso, in grado di cogliere i bisogni e soddisfarli in assoluta trasparenza con l’utilizzo pieno delle risorse professionali ed economiche. La prova è presto data: le scuole che hanno buoni accordi programmano per tempo le attività e affrontano i problemi con maggiore fluidità e concretezza, quelle che per incomprensioni o resistenze di varia natura non riescono ad avere normali relazioni tra gli organi di gestione e rappresentanza sono sempre in affanno.
Per mettere in grado le nostre RSU di esercitare pienamente ruolo, funzione e diritti contrattuali dobbiamo fornire loro tutte le informazioni per padroneggiare la normativa di riferimento  e calarla nel contesto in cui si opera
Per questo la UIL affianca alle capacità individuali il supporto territoriale e nazionale con materiali ed azioni di formazione specifica
Lo spirito di queste brevi note e quello di fornire – in forma sintetica – le informazioni necessarie ad avviare e concludere un contratto di scuola, svolgendo quel compito di rappresentanza insito nella funzione della RSU e che costituisce l’essenza del sindacato dei nostri tempi.
In coda al documento alcune FAQ (domande ricorrenti) con le relative risposte.
Altri materiali possono essere reperiti sul sito, per approfondimenti specifici.

RAGIONERIE TERRITORIALI E SCUOLE: Servono procedure certe e uniformi

10 DICEMBRE 2014

Servono procedure certe e uniformi

RAGIONERIE TERRITORIALI E SCUOLE

RICHIESTA DI INCONTRO DEI SINDACATI AGLI UFFICI COMPETENTI

Le scriventi Organizzazioni Sindacali chiedono un incontro per un confronto di merito circa le numerose “interferenze” che si verificano in varie parti del Paese da parte delle Ragionerie Territoriali dello Stato sull’operato amministrativo delle Istituzioni scolastiche in materia di applicazione degli istituti contrattuali.

Corsi di formazione per l’insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria

10 DICEMBRE 2014

Corsi di formazione per l’insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria

Con una nota ministeriale del 2 dicembre 2014 il direttore generale per il personale ha trasmesso agli USR la nota 17889 sulla organizzazione dei corsi di formazione obbligatoria per l’insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria, previsti dal DM 351 del 21 maggio 2014.
[Nel link il testo integrale della lettera]

DIRIGENTI SCOLASTICI | MANIFESTAZIONE DEI SINDACATI AL MIUR: Solo impegni nell’incontro con Faraone

04 DICEMBRE 2014

Solo impegni nell’incontro con Faraone

DIRIGENTI SCOLASTICI | MANIFESTAZIONE DEI SINDACATI AL MIUR

UIL: IN ASSENZA DI SOLUZIONE CONCRETA LA PROTESTA SI DIFFONDERÀ SUL PIANO SINDACALE E GIUDIZIARIO.

La buona scuola ha bisogno di dirigenti motivati e rispettati: con questo slogan hanno manifestato oggi a Viale Trastevere, davanti al ministero dell’Istruzione, i dirigenti scolastici provenienti da tutta Italia.

Al centro della protesta due questioni: la riduzione degli stipendi e il blocco del contratto.

Si calcola una riduzione che va oltre i 300 euro al mese – spiega Rosa Cirillo, responsabile del dipartimento dell’area V della dirigenza scolastica della Uil Scuola, presente oggi, insieme al segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna, alla manifestazione e all’incontro con il sottosegretario Faraone e con i dirigenti del Miur.

E’ la parte di retribuzione cosiddetta ‘di posizione o di risultato’ che è stata tolta dallo stipendio senza alcuna trattativa.

I dirigenti scolastici si trovano a dover gestire responsabilità crescenti, a partire dalle reggenze – aggiunge Rosa Cirillo – con retribuzioni già inferiori al resto della dirigenza pubblica e ora addirittura ridotte. La confusione dell’amministrazione è tale che ci sono situazioni diverse da regione a regione. In alcune regioni, come il Lazio, non c’è stata la riduzione ma è stato comunicato che le somme saranno recuperate successivamente.

Abbiamo accolto positivamente l’impegno politico assunto dal sottosegretario Faraone a rivedere la questione a gennaio ma – ribadisce Rosa Cirillo – non siamo venuti qui per farci spiegare le ragioni tecnico-giuridiche che sono alla base dei tagli dello stipendio, siamo qui perché vogliamo concretamente risolvere tale questione.

Continua quindi la nostra mobilitazione. A gennaio, se gli impegni di Faraone non saranno rispettati, nell’unico modo possibile – il reintegro della voce retributiva tolta dal governo – la protesta si diffonderà sul piano sindacale e giudiziario.

SECONDA FASCIA ATA: Le scuole si scelgono fino al 23 dicembre

04 DICEMBRE 2014

Le scuole si scelgono fino al 23 dicembre

SECONDA FASCIA ATA

Gli aspiranti già inseriti negli elenchi provinciali ad esaurimento per i profili professionali di  assistente amministrativo, assistente tecnico, cuoco, infermiere, guardarobiere e nelle graduatorie provinciali ad esaurimento di collaboratore scolastico e negli elenchi provinciali ad esaurimento per il profilo professionale di addetto alle aziende agrarie possono presentare la domanda di inserimento, per il medesimo profilo professionale, nella seconda fascia delle graduatorie di circolo e di istituto nella stessa provincia nella cui graduatoria provinciale per le supplenze sono già inseriti, esercitando nuovamente le opzioni per le scuole.

In assenza di nuova scelta restano confermate le istituzioni scolastiche precedentemente indicate, a meno che il relativo codice non abbia perso validità per effetto del dimensionamento.

La domanda per l’inclusione nelle graduatorie di circolo e di istituto di seconda fascia, unica per tutti i profili per cui l’aspirante ha titolo, deve essere compilata e trasmessa esclusivamente via web, tramite le istanze on line fino alle ore 14,00 del 23 dicembre 2014.

15 gennaio: scadenza per la presentazione delle domande di pensione

03 DICEMBRE 2014

15 gennaio: scadenza per la presentazione delle domande di pensione

PREVIDENZA

Chi può presentare la domanda | Chi viene collocato in pensione d’ufficio | La scheda di dettaglio della Uil Scuola

In data odierna, è stato pubblicato il decreto del Ministro dell’Istruzione con il quale si stabilisce la data di scadenza di presentazione delle domande di dimissioni dal servizio al 15.01.2015 per aver raggiunto il limite massimo di servizio, per richiedere il trattenimento in servizio per arrivare al minimo di contribuzione (20 anni) e per trasformare il rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale con contestuale trattamento pensionistico.
Entro la medesima data, potranno essere ritirate le dimissioni.

CHI PUO’ PRESENTARE LA DOMANDA 
1) Tutte le donne che hanno una età contributiva di anni 41 e mesi 2 entro il 31.08.2015 e tutti gli uomini che, alla medesima data, posseggono anni 42 e mesi 2 di contribuzione. I requisiti si devono possedere senza arrotondamenti;
2) Tutti coloro, uomini e donne, che compiranno 66 anni e 3 mesi entro il 31.12.2015 e possono far valere minimo 20 anni di contribuzione;
3) Tutte le donne che, al 31.12.2014, hanno età anagrafica di anni 57 e 3 mesi e contribuzione minima di anni 35 le quali optano per il calcolo contributivo, ai sensi dell’art. 1 comma 9 della Legge 243/2004 (Legge Maroni).

CHI VIENE COLLOCATO IN PENSIONE D’UFFICIO 
1) Le donne che compiranno 65 anni entro il 31.08.2015 e, al 31.12.2011, possedevano minimo 20 anni di contribuzione;
2) Tutti gli uomini e donne che compiranno 65 anni di età anagrafica al 31.08.2015 e, al 31.12.2011, possedevano quota “96” (mix tra età anagrafica e contributiva partendo da età minima 60 anni e contributiva 35);
3) Tutti coloro che compiranno 66 anni e 3 mesi entro il 31,08,2015 e posseggono minimo 20 anni di contribuzione;
4) Tutti coloro che compiranno anni 66 e mesi 3 entro il 31.08.2015 e, pur non possedendo il minimo di contribuzione (anni 20) a tale data, rimanendo in servizio fino ad anni 70, come prevede l’art. 509 comma 3 del Decreto Legislativo 297 del 16.04.1994 (Testo Unico), non raggiungerebbero il minimo contributivo di anni 20.
Il decreto del Ministro non detta istruzioni per la presentazione delle istanze di dimissioni, anche perché si attendono le norme pensionistiche che saranno approvate nella Legge di stabilità, non appena sarà terminato l’iter parlamentare.

Scheda a cura di Francesco Sciandrone

PRECARIATO | SENTENZA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA: Come orientarsi dopo la sentenza

01 DICEMBRE 2014

Come orientarsi dopo la sentenza

PRECARIATO | SENTENZA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA

Un chiaro richiamo al Governo. Ora un intervento legislativo per rispondere al richiamo europeo. I precari con tre anni di contratti reiterati si possono rivolgere al giudice: presso le strutture Uil Scuola tutti i chiarimenti.

La Uil Scuola è l’organizzazione che per prima ha promosso iniziative legali (in molti casi già con esito positivo, con pagamento di indennizzo). Tali iniziative hanno rappresentato  anche una forma di denuncia-pressione nei confronti dei Governi che finora si sono mostrati inadempienti e  insensibili tanto da determinare tale condanna da parte della Corte europea.

Ora il Governo Renzi deve procedere con provvedimento d’urgenza per coprire tutti i posti con contratti a tempo indeterminato e stabilire limite  e motivazione alla eccezione di contratti a termine reiterati e l’importo dell’indennizzo da dare al lavoratore (docente e Ata) per violazione di tali norme.

La Uil Scuola seguirà da ora l’azione del Governo, denunciando, ogni mese il ritardo e l’inadempienza, fino al ripristino della legalità.

Presso le strutture territoriali Uil Scuola è possibile, per i precari interessati, verificare le singole posizioni al fine di produrre ricorso al giudice del lavoro per veder riconosciuto il diritto: immissione in ruolo o comunque indennizzo.

La sentenza riguarda sia i docenti che il personale Ata.

La prima infanzia e il diritto ad una educazione e istruzione pubblica e di qualità

01 DICEMBRE 2014

La prima infanzia e il diritto ad una educazione e istruzione pubblica e di qualità

VIENNA | 24 E 25 NOVEMBRE | CONFERENZA MONDIALE DELL’INTERNAZIONALE DELL’EDUCAZIONE

Si è svolta a Vienna nei giorni 24 e 25 novembre la conferenza mondiale dell’Internazionale dell’Educazione sulla prima infanzia e il diritto dei bambini di età compresa tra 0 e 5 anni ad avere dei servizi educativi e di istruzione pubblici e di qualità. Per la UIL Scuola hanno partecipato Noemi Ranieri e Rossella Benedetti.

L’Internazionale dell’Educazione svolge un lavoro di ricerca costante su questo argomento attraverso una taskforce composta da educatori ed esperti provenienti da tutte le parti del mondo. La necessità di garantire servizi educativi  e di istruzione pubblici di qualità a tutti già dalla prima infanzia è supportata dai dati raccolti da istituzioni di diversa origine, non solo di parte sindacale. Una precoce offerta educativa, che non si traduce in una primarizzazione della scuola dell’infanzia, permette ai bambini di ogni estrazione sociale di sviluppare al meglio il proprio potenziale cognitivo, relazionale e motorio. Ma le politiche di austerità e la mancanza di attenzione per le esigenze di questa fascia di età cercano di delegare sempre più al privato la copertura di tali servizi. Conseguenza immediata la riduzione del livello di qualità. Benché in apparenza il privato in molte realtà sembra poter offrire di più all’utenza, ad un più attento controllo emergono quelle criticità tipiche di chi offre servizi per profitto, cioè l’utilizzo di personale non qualificato, spesso contrattualizzato non come educatori o insegnanti ma come figure di più basso profilo; attività miranti a fornire abilità o conoscenze disciplinari, piuttosto che a sviluppare da un punto olistico la persona. I risultati scolastici a lungo termine di chi ha frequentato strutture private dimostrano che non hanno tratto alcun vantaggio significativo nella frequenza di tali scuole.

Il confronto tra le esperienze di diversi Paesi ha fatto emergere la necessità di aumentare la pressione sui governi perché frenino la deriva privatistica e aumentino gli investimenti a sostegno dei servizi per l’infanzia. Nel  caso italiano l’azione del governo dovrebbe mirare a rafforzare la funzione della scuola dell’ infanzia all’interno del sistema nazionale dell’istruzione, sia nel rispetto della tradizione pedagogica solidamente riconosciuta a livello internazionale e del contributo che l’esperienza della scuola dell’infanzia fornisce per rimuovere i  gap derivanti da fattori socioeconomici, che per innalzare la qualità dei servizi educativi per l’infanzia dedicati al segmento 0-3 anni, con azioni di indirizzo valide nazionalmente.

A tale scopo, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, chiamata a rendere pubblica la sua posizione, ha fornito delle linee guida riguardanti le condizioni di lavoro e i salari degli educatori e degli insegnanti che operano in questa fascia di età. Il testo, in Inglese, Francese e Spagnolo, può essere scaricato a questo indirizzo: http://www.ilo.org/sector/Resources/codes-of-practice-and-guidelines/WCMS_236528/lang–en/index.htm

 

SUPPLENZE BREVI: la UIL protesta per i gravi ritardi nel pagamento dei supplenti

28 Novembre 2014

La UIL protesta per i gravi ritardi nel pagamento dei supplenti

SUPPLENZE BREVI

Nel corso dell’incontro del 26 novembre con le organizzazioni sindacali della scuola sulle problematiche amministrative i rappresentanti del MIUR hanno riferito sui ritardi del pagamento delle supplenze brevi ai quali cercheranno di porre rimedio attraverso una nuova rilevazione che è già in atto e si chiuderà nei primi giorni di dicembre.
A questa dovrebbe seguire una emissione straordinaria per pagare quanto rilevato.
La Uil Scuola, nel giudicare inaccettabile che la fascia più debole dei lavoratori della scuola non sia retribuita dall’inizio dell’anno, ha chiesto al MIUR impegni precisi per il pagamento di stipendi ed arretrati entro il mese di dicembre.