Prosegue il confronto sulla mobilità

  15 Ottobre 2013

Prosegue il confronto sulla mobilità

 Incontri al Miur

Il giorno 14 ottobre 2013 e’ proseguito il confronto tra le organizzazioni sindacali e il Miur per la definizione del contratto della mobilità relativa al personale docente, educativo e Ata, per l’anno scolastico 2014/15.
Per la UIL scuola hanno partecipato Pasquale Proietti e Antonello Lacchei.

Ad oggi sono stati presi in esame tutti gli articoli relativi alle norme comuni e quelli relativi al personale docente. Non ci sono stati stravolgimenti, ma le parti si sono limitate ad apportare elementi di chiarezza.

In particolare e’ stato chiarito:
Art. 2: che il figlio che assiste il genitore con grave disabilità, pur non usufruendo della precedenza art. 7 punto V), non rientra nel blocco quinquennale e può partecipare alle operazioni di mobilità interprovinciale;
Art. 7 c. 2: questo comma, relativo all’esclusione dalla graduatoria d’istituto per l’individuazione dei perdenti posto, e’ stato “riallineato” col punto V del comma precedente.

La UIL scuola, considerando che la graduatoria delle classi di concorso “atipiche”  risulta valida ai fini dell’individuazione del soprannumero e non anche in entrata, ha proposto di prevedere la possibilità di rientro con precedenza, nell’arco degli otto anni, nella scuola di precedente titolarità anche per detto personale.

Il prossimo incontro previsto per mercoledì 16 ottobre verranno affrontati gli aspetti relativi al personale Ata.

 

Docenti classi di concorso C/999 e C/555: va trovata una soluzione per il loro utilizzo

  15 Ottobre 2013

Docenti classi di concorso C/999 e C/555: va trovata una soluzione per il loro utilizzo

 Incontro ministero – sindacati

Il giorno 15 ottobre si è svolto un incontro tra le organizzazioni sindacali e il Miur per affrontare gli aspetti relativi ai docenti titolari delle classi di concorso C/999 e C/555, in applicazione dall’art. 15 del Decreto Legge 104/13.
I rappresentanti del ministero, su richiesta dei sindacati, hanno presentato un monitoraggio della situazione relativa al personale delle due classi di concorso che, oltre all’attuale situazione lavorativa, riporta i titoli di studio posseduti e le eventuali abilitazioni dei singoli docenti.
Questi dati sono importanti per capire quanti sono complessivamente i docenti che sono già in possesso di un titolo spendibile per una risistemazione attraverso un passaggio di cattedra.
Il Miur, in applicazione del D.L., in prima battuta prevede, infatti, il transito su altra classe di concorso per la quale detto personale sia abilitato o in possesso di idoneo titolo di studio per altro posto di Insegnante Tecnico Pratico, purché non sussistano condizioni di esubero nella stessa provincia.
In subordine prevede il transito nei ruoli del personale Ata, con la qualifica di assistente amministrativo, di assistente tecnico o di collaboratore scolastico, in base al titolo di studio posseduto.
Detto personale docente può, altresì, partecipare ai corsi per l’acquisizione del titolo di specializzazione per l’insegnamento su posti di sostegno.
La UIL ha espresso apprezzamento per la decisione di separare questo provvedimento da quello relativo al personale inidoneo, come richiesto dai sindacati.
Nel merito, invece, per la UIL questo provvedimento rappresenta un passo indietro rispetto a quello precedente poiché non prevede la possibilità di passaggio di cattedra su altra classe di concorso anche in soprannumero.
La UIL ha contestato anche l’orientamento del Miur che, per il personale non in possesso del titolo per il passaggio di cattedra, prevede subito il transito nei profili del personale Ata, poi la possibilità di riconversione professionale sul sostegno e solo successivamente la possibilità di rientrare nei ruoli del personale docente.
Un vero pasticcio.
La UIL ha proposto invece che, in base agli esiti del monitoraggio, si proceda subito ai passaggi di cattedra, successivamente si attivino i corsi di riconversione professionale.
Per la UIL scuola ha partecipato Pasquale Proietti.

 

Europass Diploma Supplement: disponibile il modello di certificazione delle competenze

  15 Ottobre 2013

Disponibile il modello di certificazione delle competenze

 Europass Diploma Supplement

Diploma di tecnico superiore – Disponibile il modello di certificazione delle conoscenze e competenze per favorire la circolazione in ambito nazionale e comunitario come previsto dal D.I. del 7 settembre 2011, articolo 5, comma 3  (Nota prot.n. 1369 del 9 ottobre 2013)

Scarica la circolare sull’accertamento linguistico

 

Approvato al Senato importante emendamento per le scuole all’estero

  10 Ottobre 2013

Approvato al Senato importante emendamento per le scuole all’estero

 DECRETO SU PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (DL n. 101)

Delega al Governo per il riordino del nostro sistema scolastico all’estero fermo ad un regio decreto del 1940
Soppressione della norma che prevedeva supplenti con contratti locali

Esprimiamo soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento sulle  scuole italiane all’estero presentato dalla senatrice Francesca Puglisi (PD) e altri componenti al Senato  in sede di conversione in legge in Parlamento del decreto legge 101, che prevede  il riordino dell’intero sistema dell’istruzione scolastica e della diffusione della lingua e della cultura italiana all’estero, con il coordinamento dei ministeri dell’Istruzione e degli Esteri.
Tale emendamento rappresenta un passo decisivo per l’avvio di una riforma organica delle istituzioni scolastiche e culturali italiane  all’estero e costituire una vera e propria inversione di tendenza alla drammatica crisi in cui si trovano le nostre scuole all’estero, dopo i tagli del 40% degli organici dei previsti dalla spending review.
E’ quanto da anni chiede  al Parlamento la Uil scuola: un necessario processo riformatore di queste istituzioni strategicamente così importanti per il nostro paese, regolate ancora oggi ad un regio decreto del 1940.
Si tratta di rafforzare  l’immagine e la credibilità dell’Italia, tenuto conto dell’importanza, per la  nostra politica estera, degli strumenti di promozione e diffusione della lingua e della cultura italiana.
Giudichiamo positiva la soppressione dell’articolo che prevedeva  la possibilità, di assumere al posto dei supplenti, nelle scuole statali all’estero, personale docente con contratto locale, anche per materie di insegnamento previste dall’ordinamento scolastico italiano, che non avrebbe più garantito  alle scuole italiane all’estero il necessario raccordo agli ordinamenti delle  scuole statali in territorio nazionale.

Pubblicazione utilizzazioni, e relative graduatorie, Liceo Musicale AT di Catania A.S. 2013/14

  08/10/2013

Pubblicazione utilizzazioni, e relative graduatorie, Liceo Musicale AT di Catania A.S. 2013/14

 

Salute e sicurezza a scuola in tempo di crisi

  11 Ottobre 2013

Salute e sicurezza a scuola in tempo di crisi

MADRID / Conferenza dei sindacati europei: la Uil Scuola tra i protagonisti

I tagli ai finanziamenti per l’istruzione pubblica hanno peggiorato le condizioni di lavoro

È giunto a conclusione il progetto Salute e sicurezza del personale della scuola in tempo di crisi, con la conferenza che si è tenuta a Madrid il 10 e l’11 ottobre.
La UIL Scuola ha contribuito alla realizzazione del progetto come membro del gruppo di pilotaggio e alla conferenza hanno partecipato Lello Macro e Rossella Benedetti.
Il lavoro, durato un anno, si è focalizzato sugli effetti della crisi nel settore dell’educazione. Le inevitabili ricadute negative dei tagli alla spesa, di per sé già insufficiente, per l’istruzione pubblica si è tradotta in numerosi Paesi in un aggravio delle condizioni lavorative, aumento dello stress e delle assenze per malattie riconducibili al sovraccarico di richieste a cui sono sottoposti quotidianamente i lavoratori della scuola.

Il progetto, gestito dal Comitato sindacale europeo per l’educazione, si è avvalso della consulenza di esperti esterni al settore coinvolto, i quali, su base scientifiche, hanno dimostrato come un’organizzazione del lavoro inadeguata e tendente solo a tagliare le risorse conduca non all’efficacia e all’efficienza del servizio, bensì alla realizzazione di risultati mediocri e al peggioramento in generale della salute dei lavoratori. In numerosi Paesi europei questo è proprio quanto accade nel settore dell’educazione. Dal confronto è emersa allora la necessità innanzitutto di far intendere con chiarezza all’opinione pubblica la natura del lavoro svolto da tutti gli operatori scolastici, compresa la condizione di perenne emergenza in cui si trovano ad agire in virtù dei ripetuti tagli alla spesa.

Inoltre, è stata evidenziata la necessità di informare e formare adeguatamente i lavoratori sui rischi dello stress da lavoro correlato, affinché esigano, secondo quanto prevede la normativa, un adeguamento del piano di prevenzione del rischio del proprio istituto che analizzi le possibili fonti di stress derivanti da un’organizzazione del lavoro approssimativa e inadeguata.

Tutti i materiali relativi al progetto sono consultabili sul sito del CSEE (www.csee-etuce.org), cliccando sull’icona relativa a Occupational health and safety.

 

Incontro Ministero-Sindacati: fondi alle scuole e scatti di anzianità

  10 Ottobre 2013

Fondi alle scuole e scatti di anzianità

 Incontro Ministero – Sindacati

 Il Ministero non perda altro tempo.
 Rispetti i tempi e i bisogni delle scuole e del personale.


In data 10 ottobre 2013, si è svolto, presso la Direzione per la programmazione economica una riunione con i sindacati scuola sulla assegnazione delle risorse del MOF alle scuole.

Per il MIUR hanno partecipato il Direttore Filisetti e la Dottoressa Davoli;  per la UIL, Antonello Lacchei.
Da parte sindacale è stata prospettata l’attribuzione delle risorse del MOF relative all’esercizio finanziario 2013, in attesa della  certificazione MEF – MIUR delle economie derivanti dalle riduzione del personale, indispensabile per l’attribuzione degli scatti di anzianità  per l’anno 2012.

I rappresentati del Ministero hanno chiesto alcuni giorni per effettuare le verifiche interne.
Per la UIL occorre certezza di risorse alle scuole. Il Ministero non perda altro tempo sia per la quantificazione delle risorse da destinare alle scuole che per la definizione l’accordo per pagare gli scatti e gli arretrati.

 

Progetto sperimentale Vales – La Uil insiste: procedure trasparenti

  09 Ottobre 2013

La Uil insiste: procedure trasparenti

 Progetto sperimentale Vales / Incontro ministero – Invalsi – sindacati

L’8 ottobre 2013 si è svolto un incontro tra il ministero, l’Invalsi e i sindacati scuola.Per la UIL ha partecipato Noemi Ranieri.
In apertura il Miur ha informato della costituzione di un nucleo intercompartimentale, composto da rappresentanti della direzione degli ordinamenti, del personale e dei due dipartimenti, per l’istruzione e per il bilancio, oltre che dai rappresentanti dell’INVALSI e dell’INDIRE, al fine di coordinare tutte le azioni e gli interventi sulla valutazione di sistema.

L’INVALSI ha fornito una informativa su tutte le azioni attualmente in corso.
Le scuole interessate da interventi sperimentali sulla valutazione sono 732 di cui 300 per il progetto VALES, 400 del progetto Valutazione e Miglioramento, finanziato dalle risorse del Fondo Sociale Europeo aperto ad  istituti comprensivi a titolo gratuito.

32 micro sperimentazioni proposte dalle scuole sono state adottate a seguito di particolari esigenze di ricerca. A queste si aggiungono ulteriori scuole  finanziate autonomamente dalla Funzione Pubblica ed assistite dal FORMEZ.
L’INVALSI si avvale al momento di 200 team valutativi, costituiti da 400 tra docenti e dirigenti scolastici già formati o inseriti in un processo formativo che si concluderà  il 25 ottobre. A partire dal 21 i primi team inizieranno le attività di valutazione esterna.

Nello specifico il progetto Valutazione e Miglioramento, reiterato dal 2012 su tutto il territorio nazionale non ha previsto autovalutazione, si connota invece per un consistente numero di ore di osservazione in classe. Il progetto Vales invece si avvia solo a seguito degli esiti di una autovalutazione della scuola. In entrambi i casi la valutazione esterna si avvierà entro la fine dell’autunno.
Alle 100 scuole Vales del centro-nord sarà inviato un finanziamento di 10.000 euro da utilizzare secondo la contrattazione di istituto per la predisposizione di piani di miglioramento, per l’attuazione e per la partecipazione al progetto.
Resta da chiarire l’ammontare delle quote per le 200 scuole delle quattro regioni PON, su cui la UIL ha chiesto un’apposita informativa.
La Uil ha ulteriormente sollecitato procedure trasparenti; in particolare occorre, come prevede la legge, che il ministro emani la direttiva con gli obiettivi a cui le diverse articolazioni del sistema di valutazione facciano riferimento.
Posta come forte criticità la mancanza di coinvolgimento delle scuole e del personale nelle determinazioni dell’Invalsi. Continuiamo ad insistere perché ci sia una sede permanente con informativa e monitoraggio in sede di ministero dell’Istruzione.

 

In preparazione la circolare ministeriale BES: centrale il piano dell’offerta formativa

  07 Ottobre 2013

Centrale il piano dell’offerta formativa

 BES / In preparazione la circolare ministeriale 

 La Uil sollecita il ministero a far presto

Si è svolto il 3 ottobre l’incontro tra il direttore per lo studente Giovanna Boda e i sindacati scuola sulla circolare che regolamenterà l’operatività delle scuole sui bisogni educativi speciali per il corrente anno scolastico. Per la UIL ha partecipato  Noemi Ranieri.
L’amministrazione ha presentato una bozza che chiarisce i seguenti elementi:

  • l’individualizzazione  non va ridotta, come richiesto dalla UIL, ad una mera questione procedurale che trasforma la relazione educativa a formule, acronimi, adempimenti burocratici;
  • le strategie per i BES vanno ricondotte all’interno del Piano dell’offerta Formativa, ottenendo in tal senso l’attenzione sostanziale e non formale delle scuole;
  • gli interventi sui BES servono per offrire maggiori opportunità formative e flessibilità dei percorsi, non certo per abbassare gli obiettivi di apprendimento.

Secondo la UIL le scuole vanno sostenute economicamente nel prezioso lavoro che in tal senso già fanno. Le risorse del Decreto 104/2013 in via di conversione destinate a contrastare  la dispersione scolastica potrebbero essere utilizzate anche per i BES, è infatti facilmente dimostrabile che bisogni educativi speciali non affrontati adeguatamente siano causa di abbandono scolastico; potrebbero essere utilizzate inoltre quote parte dei Piani Operativi Nazionali.
Ai diversi livelli va attivato il confronto con le organizzazioni sindacali  per l’avvio delle reti di scuole, per le misure di accompagnamento, la formazione e quant’altro, altri tavoli possono essere attivati in sede tecnica, anche con il contributo di esperti segnalati dal sindacato.
In particolare, la formazione costituisce la leva su cui una buona parte delle misure si regge; ma vanno evitate soluzioni improprie, come quelle adottate dall’invalsi nella vicenda del VCAMP per l’individuazione dei docenti destinatari.

 

Prosegue il confronto sulla mobilità

  09 Ottobre 2013

Prosegue il confronto sulla mobilità

 Incontri al ministero

Nei giorni 8 e 9 ottobre e’ proseguito il confronto tra le organizzazioni sindacali e il Miur per definire il contratto sulla mobilità del personale docente, educativo e Ata, relativo all’anno scolastico 2014/15.
Sono stati presi in esame i primi venti articoli della bozza contrattuale e, in linea con le premesse dell’incontro iniziale, le parti si sono limitate ad apportare solo piccoli aggiustamenti e, ove necessario, elementi di chiarezza.
In particolare, al punto V dell’art.7 relativo alle precedenze comuni, al fine di evitare problemi in fase di applicazione, sono stati “riallineati” il comma 1 col comma 2, relativo all’esclusione dalle graduatorie d’istituto per l’individuazione dei perdenti posto.
Il prossimo incontro e’ previsto per lunedì 14 ottobre.
Per la UIL scuola hanno partecipato Noemi Ranieri e Pasquale Proietti.

 

ISTRUZIONE DEGLI ADULTI: concluso il lavoro del gruppo di coordinamento presso la Commissione Europea

  07 Ottobre 2013

Concluso il lavoro del gruppo di coordinamento presso la Commissione europea

 ISTRUZIONE DEGLI ADULTI

Si è concluso ad Amburgo, il lavoro del Gruppo di Coordinamento Aperto sull’Istruzione per gli Adulti.
In rappresentanza del Comitato Sindacale Europeo per l’Educazione ha partecipato ai lavori Rossella Benedetti.
Il gruppo, distinto in due sottogruppi (Qualità e Finanziamenti), aveva l’incarico di rivedere le politiche e le buone pratiche europee in questo settore e formulare linee guida aggiornate per i decisori politici, allo scopo di raggiungere gli obiettivi della strategia Europa2020, concordati dai Paesi dell’Unione.

Rappresentanti dei Ministeri coinvolti, di Istituti di formazione accreditati, delle ONLUS, del CEDEFOP, dell’UNESCO e delle organizzazioni sindacali europee si sono riuniti in diverse occasioni, hanno partecipato ad attività di scambio di buone pratiche e a conferenze organizzate dalla Commissione Europea e dal CEDEFOP allo scopo di acquisire informazioni e dati specifici, analizzare buone pratiche e la potenziale trasferibilità delle stesse in altri contesti; elaborare, infine, una serie di indicazioni per tutti i Paesi per migliorare l’offerta educativa rivolta agli adulti.

I messaggi chiave,  contenuti nei documenti che verranno presentati alla Commissione Europea e al Consiglio, rivelano una persistente preoccupazione riguardo alla qualità dell’offerta e alla migliore gestione dei finanziamenti.

La UIL Scuola, in rappresentanza di tutti i sindacati aderenti al CSEE, ha sistematicamente evidenziato la necessità di monitoraggio esercitata anche attraverso il confronto con le parti sociali, chiedendo, inoltre, che si investa sulla formazione del personale coinvolto, prima di parlare dell’adozione di sistemi di controllo della qualità. L’istruzione degli adulti non può essere vista solo come attività legata al problema della disoccupazione, ma va considerata anche come un’opportunità per una migliore integrazione sociale, un presupposto per acquisire quella cittadinanza attiva che spesso viene negata ai soggetti più deboli.

I rapporti elaborati in questi due anni verranno presentati ufficialmente ai Direttori generali dei ministeri coinvolti e agli altri decisori politici durante la Conferenza dell’UNESCO organizzata a Vilnius in dicembre in concomitanza con il semestre della presidenza lituana dell’Unione.
Il Comitato Sindacale Europeo ha chiesto alla UIL Scuola di continuare a rappresentarlo su questo tema presso la Commissione Europea anche nel prossimo biennio.

 

QUOTA 96: Circolari di dubbia utilità stanno creando confusione e disorientamento

  07 Ottobre 2013

Circolari di dubbia utilità stanno creando confusione e disorientamento

  QUOTA 96 / Rilevazione del Ministero

Si tratta di una rilevazione finalizzata a prevedere quanti utilizzeranno, con domanda di pensione, la eventuale modifica legislativa (che riconosce la specificità dell’anno scolastico).

Anziché operare con dati statistici, il ministero cerca di orientarsi, preventivamente con tale rilevazione, determinando confusione e disorientamento.

La Uil Scuola, per riconoscere la specificità dell’anno scolastico ai fini previdenziali, continua a premere per una risposta politica chiara in sede di confronto sindacale e con decisione parlamentare. Al di fuori di ciò rimane la decisione della Corte Costituzionale.

 

Mobilità: il resoconto della riunione al ministero

  01 Ottobre 2013

Mobilità: il resoconto della riunione al ministero

Il 1 ottobre 2013 si è svolto il primo incontro tra il Miur e le organizzazioni sindacali per il rinnovo del CCNI relativo alla mobilità del personale docente, educativo e Ata, per l’anno scolastico 2014/15.

Per la UIL scuola ha partecipato Pasquale Proietti.

Il Miur, ritenendo che il contratto in vigore abbia  sostanzialmente funzionato, ha presentato un testo che ricalca quello dell’anno scolastico precedente.

In premessa quasi tutti i sindacati hanno dichiarato di voler chiudere l’accordo in tempi brevi e, quindi, di volersi limitare ad apportare solo piccoli aggiustamenti o chiarimenti, ove necessari.

La UIL scuola, pur concordando con l’esigenza di definire l’accordo in tempi certi, ha proposto di trovare le necessarie soluzioni al problema del personale docente inserito nelle graduatorie delle classi di concorso “atipiche”.
Oggi dette graduatorie risultano valide ai soli fini dell’individuazione del personale in soprannumero, quindi in uscita, ma non anche in entrata.
Pertanto, anche per questo personale trasferito d’ufficio, in presenza di disponibilità, va prevista la possibilità di rientro con precedenza nella scuola di precedente titolarità.

Per quanto riguarda l’articolato sono stati presi in esame i primi sei articoli della bozza di CCNI.

Il prossimo incontro e’ previsto per lunedì 7 ottobre.

 

Carrozza: Grave perdita se vanificato decreto

  02 Ottobre 2013

Carrozza: Grave perdita se vanificato decreto

  Dall’agenzia ANSA

  Credo sia possibile riprodurre Rinascimento nel Paese

Il report dell’agenzia Ansa sulla relazione del ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, al convegno Uil Scuola

(ANSA) – ROMA, 1 OTT – Se il decreto sulla scuola “non venisse convertito sarebbe una grave perdita, a cominciare dai 27.000 insegnanti di sostegno”. Lo ha sottolineato, nel suo intervento a un convegno della Uil scuola, il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, assicurando tutto il suo impegno “fino all’ultimo minuto” perche’ gli interventi previsti diventino pienamente operativi.
“Mi auguro – ha detto – che il decreto vada in porto. Ha avuto un’accoglienza positiva da tutti i partiti. E anche chi ha espresso critiche ha comunque ritenuto che questo intervento sia fondamentale per il Paese”.
Raccontando di aver trovato una scuola “terrorizzata da nuove possibili riforme”, il ministro ha spiegato che il suo obiettivo “é cambiare rotta, reinvestire nella scuola e vederla come produttrice di futuro”.

“Un tema importante per il futuro – ha detto – é quello della formazione, del reclutamento e dell’aggiornamento degli insegnanti. Bisogna anche parlare di un nuovo contratto e sfatare il mito dell’insegnante che lavora poco, valorizzando invece il suo ruolo”. Ma anche il ministero, a parere di Maria Chiara Carrozza, si deve trasformare: “Non va visto più come elemento frenante di burocrazia ma deve diventare una sorta di Agenzia per promuovere e sostenere l’istruzione nel Paese”.

Più in generale il ministro si è detta convinta che sia possibile “riprodurre un Rinascimento italiano nel Paese”.

“Credo che ci siano quattro punti fondamentali per il rilancio dell’Italia: istruzione, solidarietà, lavoro e tutela dell’ambiente. E spero – ha concluso – che riusciremo a superare questo momento e continuare a lavorare nello spirito di un Governo di servizio”.
(ANSA). CLL 01-OTT-13

 

Angeletti: Governo, va preso atto fine sistema politico

  02 Ottobre 2013

Angeletti: Governo, va preso atto fine sistema politico

  Dall’agenzia Ansa

  Tagli lineari sono conseguenza di non decisioni

Il report dell’agenzia Ansa sulla relazione del segretario generale Uil, Luigi Angeletti, al convegno Uil Scuola.

(ANSA) – ROMA, 1 OTT – “Non siamo in presenza di una crisi di Governo, ma di una crisi politica, cioè la fine della Seconda Repubblica, caratterizzata dal personaggio Berlusconi. E poiché lui non è d’accordo con le modalità della sua ‘uscita’ il passaggio dalla Seconda alla Terza repubblica é dannoso per i cittadini”. Lo ha detto, nel suo intervento a un convegno della Uil scuola, il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti.

“Dobbiamo prendere atto che siamo alla fine di un sistema politico. Dovremo mettere mano anche alle istituzioni politiche oltre che alle persone” ha osservato il leader della Uil sottolineando la poca coerenza tra la politica dichiarata e quella praticata.

“La politica economica anche di questo Governo è stata coerente nella disgrazia continuando a fare tagli lineari a cominciare dal blocco dei contratti. E i tagli lineari – ha aggiunto – sono la conseguenza di non decisioni. Non c’è sufficiente forza politica per tagliare da una parte, dove si dovrebbe”.

Secondo Angeletti, invece, “bisogna ridurre le tasse trasferendo risorse: in parte prendendole dagli evasori fiscali, in parte tagliando la spesa pubblica in sprechi che rasentano la violazione del codice penale. E le risorse andrebbero trasferite in riduzione di tasse sul lavoro e investimenti sulla scuola, un settore dove l’Italia investe meno di tutti gli altri Paesi europei”.

Il leader della Uil ha quindi insistito sulla necessita’ di ”cominciare a fare sul serio il rinnovo contrattuale”.
(ANSA). CLL 01-OTT-13

 

UIL: Le cose da fare sono quelle indicate dall’Europa

  01 Ottobre 2013

UIL: Le cose da fare sono quelle indicate dall’Europa

  #CAMBIAMENTO / Istruzione e lavoro: priorità per il Paese

 Angeletti: inaccettabile il divario tra le parole e i fatti della politica

 Carrozza: occorre rivalutare il ruolo dell’insegnante

Che cosa intende fare l’Italia per modernizzare il proprio sistema di istruzione e valorizzare il personale? Le domande poste dall’Unione Europea in una lettera a firma Draghi-Trichet inviata al  2011 (inserita nella ricerca Uil Scuola presentata nel corso del convegno e disponibile on line) sono state il punto di partenza del dibattito che, questa mattina, al convegno della Uil Scuola, ha visto protagonisti, Luigi Angeletti, segretario generale Uil,  il ministro Maria Chiara Carrozza e il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna.

 

Di Menna: E’ il contratto la via per nuove politiche retributive

  01 Ottobre 2013

Di Menna: E’ il contratto la via per nuove politiche retributive

 #CAMBIAMENTO / Istruzione e lavoro: priorità per il Paese

  Modernizzare il sistema e valorizzare il personale

E’ inaccettabile la doppia penalizzazione: bloccare il contratto e gli scatti di anzianità, un prelievo di 300 milioni di euro.

 

La difficile situazione economica e le preoccupazioni degli italiani richiedono un governo che sia in grado di governare. L’incertezza politica sta creando molti danni.

Il Parlamento è chiamato a dare risposte nella prospettiva di un Governo stabile.
La scuola – lo hanno ripetuto a più riprese il presidente della Repubblica, il presidente del Consiglio, il ministro dell’Istruzione – è un settore centrale per uscire dalla crisi.
Il sapere e il lavoro delle persone sono la maggiore ricchezza che ha il nostro Paese.
Sul lavoro c’è un eccessivo carico fiscale che sta diminuendo il potere d’acquisto delle persone.
Sulla scuola serve un cambiamento che ne rilanci la centralità.

Le cose da fare –ha spiegato Massimo Di Menna, nel corso del convegno che si è svolto questa mattina a Roma – sono quelle che ci ha indicato l’Europa. C’è una lettera a firma Draghi-Trichet del 2011 (inserita nel dossier Uil scuola presentato nel corso del convegno) nella quale veniva fatta esplicita richiesta all’Italia di prevedere misure di modernizzare il sistema di istruzione e di valorizzare il personale.
Interventi mirati e chiari – ha sottolineato il segretario della Uil Scuola – fino ad oggi disattesi.

In una società che comunica attraverso i tweet, due hastag  – strumenti che servono ad aprire confronti e a far comunicare – hanno fatto da filo conduttore alle nostre proposte: #investrireinistruzione e #riconoscereillavoro.

Nella legge di stabilità che comunque dovrà essere approvata, ci sono aspetti che devono trovare una collocazione. Pensiamo a scelte che puntino a innalzare il rapporto tra spesa per istruzione e Pil (in italia è al 4,7% in Europa la media è del 5,4%) che riproporzionino la spesa per istruzione rispetto alla spesa pubblica totale (in Italia si spende il 9,1%, in Europa il 10,8%).

Va poi accettata e resa concreta la sfida europea per la qualità dell’istruzione: vanno spostate risorse da sprechi e privilegi a favore della scuola pubblica.

Le retribuzioni italiane sono più basse della media europea. Il nostro spread delle retribuzioni, nella scuola, parte dai 4 mila euro di inizio carriera per arrivare ai 10 mila di fine carriera.

E’ il contratto –ha insistito Di Menna – la via per nuove politiche retributive che diano valore alle professionalità della scuola.

E’ inaccettabile la doppia penalizzazione: solo per la scuola si è scelto di bloccare il contratto e gli scatti di anzianità, un prelievo di 300 milioni di euro.

Il prossimo 28 ottobre, con gli altri sindacati, decideremo le iniziative da intraprendere.
Dobbiamo fare – ha aggiunto Di Menna – come in tutta Europa, dove ad eccezione della Svezia, la progressione economica tiene conto dell’anzianità di servizio.

 

Fondi alle scuole e scatti di anzianità: incontro Ministero – Sindacati

  26 Settembre 2013

Fondi alle scuole e scatti di anzianità

  Incontro Ministero – Sindacati

Garantire certezza di risorse alle scuole ed il pagamento degli scatti e dei relativi arretrati. Il quadro delle risorse si fa chiaro il Ministero non perda altro tempo.

In data 25 settembre si è svolto, presso la Direzione per la programmazione economica una riunione con i Sindacati scuola sulle economie MOF dell’anno scolastico 2012/2013.

Per il MIUR ha partecipato il Direttore Filisetti e la Dottoressa Davoli; per la UIL Scuola Pasquale Proietti ed Antonello Lacchei.

Nel corso della riunione è stato presentato un prospetto che riassume le somme del fondo non utilizzate dalle scuole che ammontano, alla data del 31 agosto 2013, ad oltre 270 milioni di euro (confermando quanto da noi rappresentato) ed una ipotesi acconto sulle risorse del fondo per l’anno 2013/ 2014.

I rappresentati del Ministero hanno confermato che la commissione di certificazione MEF – MIUR delle economie derivanti dalle riduzione del personale si riunirà nei primi giorni di ottobre.

Per la UIL Scuola il quadro delle risorse disponibili per l’attribuzione degli scatti di anzianità  per l’anno 2012 si va delineando con maggiore precisione. Questo passaggio, dopo la  quantificazione delle risorse necessarie, avvenuta nella riunione precedente con il Capo Dipartimento, consente di avviare la sede negoziale sia per la definizione delle risorse da destinare alle scuole che per l’accordo per pagare gli scatti e gli arretrati.

 

Incontro Invalsi sul sistema nazionale di valutazione

  26 Settembre 2013

Incontro Invalsi sul sistema nazionale di valutazione

Si è svolto oggi un incontro tra i rappresentanti dell’Invalsi e le organizzazioni sindacali.

Oggetto della convocazione era l’avvio di un confronto sul Sistema Nazionale di Valutazione.

Per la UIL Scuola ha partecipato Rossella Benedetti.

Il commissario dell’Istituto, dott. Sestito ha avviato la riunione precisando che il confronto si intende solo sulle materie di competenza dell’Invalsi; che il lavoro di valutazione deve stimolare e sostenere i processi di miglioramento e non dare le pagelle alle scuole e che non è loro intenzione entrare nella sfera di competenza contrattuale. Ha, quindi, parlato diffusamente dei due processi fondamentali del futuro SNV, l’autovalutazione e la valutazione esterna, descrivendo il quadro concettuale di riferimento, l’innovazione costituita dall’aggiunta a questo quadro della valutazione dei risultati a lungo termine degli alunni di ciascuna scuola e della necessità di focalizzare l’analisi sui processi. Ha riportato poi il discorso sui progetti in corso, VALES e Valutazione e miglioramento, precisando a più riprese che gli strumenti e le procedure di selezione per i valutatori esterni messe in opera per questi progetti non verranno integralmente ripetute per l’attuazione del SNV.

Anche prendendo atto di tali dichiarazioni di principi, la UIL Scuola ha rimarcato con decisione che non ritiene l’INVALSI l’interlocutore deputato a discutere di questioni di natura politica e contrattuali oltre che squisitamente tecnica. In assenza della Direttiva del MIUR prevista per legge e di una risposta alla richiesta unitaria di incontro con il Ministro su questa tema, risulta inappropriato l’avvio di un confronto con il solo INVALSI.

La Uil ha evidenziato come lo stesso Istituto che si chiama fuori dalle questioni contrattuali, ha invece, e senza coinvolgere scuole ed insegnanti,  avviato e concluso un’iniziativa di formazione del personale senza consultare le organizzazioni sindacali.
Quindi il nostro giudizio negativo rimane anche perché il processo valutativo deve vedere insegnanti e scuole, anche a livello di rete, partecipi e protagonisti, essendo questione importante e delicata.

Anche le altre organizzazioni presenti hanno ribadito la necessità di discutere del Sistema Nazionale di Valutazione con il Ministro prima di continuare il confronto sulle questioni tecniche con l’Istituto.