Turi: c’è protocollo di intesa. Va attuato.
Se davvero vogliamo il bene della scuola, ognuno faccia il proprio mestiere e riconosca quello degli altri. Bisogna passare dalla politica dei banchi a quella delle persone. Continuiamo a chiedere un provvedimento organico per la riapertura della scuola. In questo modo si aiutano tutti, anche una politica che sembra imbambolata dagli eventi. Certamente drammatici ma da affrontare con piglio diverso.
Più si avvicina il giorno per aprire le scuole più aumentano le fibrillazioni e, forse politicamente, anche i sensi di colpa per non aver agito secondo un progetto organico – questa la riflessione del segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi.
Le famiglie, giustamente, vogliono sapere. Vogliono avere certezze. Tutti vorrebbero aiutare a decidere a dare soluzioni. E’ sintomo di un vuoto che si deve colmare ed in fretta – aggiunge Turi.
E in questo effetto domino la comunicazione democratica prende il sopravvento sul senso della realtà.
I soggetti più esposti ora sono i dirigenti che hanno le chiavi dei cancelli delle scuole e devono decidere se aprirli in sicurezza. A loro vengono rivolte tutte le ‘attenzioni’ per gli aspetti gestionali e per dare un aiuto.
Si sta affrontando la questione in maniera avulsa dal contesto – mette in guardia Turi.
Punto centrale sono le scelte, principalmente del governo, che deve far leva attraverso gli investimenti necessari.