Lasciati irrisolti molti nodi che, oltre ad essere suscettibili di generare inutili contenzioni, determinano disomogeneità di trattamento sul territorio Nazionale.
Martedì 13 Luglio si è tenuto un incontro tra le Organizzazioni sindacali scuola e i rappresentanti del Ministero dell’istruzione.
L’oggetto dell’incontro, relativo alle criticità di gestione delle domande di terza fascia del personale ATA, è frutto di due richieste unitarie del 24 Maggio e del 30 Giugno 2021. Per l’amministrazione erano presenti il Dott. Filippo Serra, la dott.ssa Valentina Alonzo e la Dott.ssa Alessia Auriemma. Per la UIL Scuola hanno partecipato Giancarlo Turi e Pasquale Raimondo.
Nel dettaglio due le criticità oggetto dell’incontro:
1. Domande di inclusione nelle graduatorie di istituto inoltrate dagli aspiranti senza indicazione delle scuole di destinazione(gli interessati non hanno importato/inserito le sedi);
Su tale punto l’Amministrazione si è riservata di procedere con accertamenti, anche tecnici, al fine di poter eventualmente individuare una soluzione solo per coloro che erano già presenti nel precedente triennio e non per i nuovi inserimenti.
Per la UIL scuola tutti gli aspiranti devono poter inserire le sedi in quanto il sistema, sia durante la fase di compilazione che di inoltro della domanda, non comunicava nessuna anomalia neanche mediante una semplice finestra di “alert”, inducendo così migliaia di aspiranti all’inoltro dell’istanza anche in presenza di una parziale compilazione della stessa.
2. In sede di caricamento della domanda l’aspirante ha, per mero errore materiale, selezionato l’opzione conferma ma ha, nello stesso tempo, caricato (come previsto dal sistema) i nuovi servizi e/o i nuovi titoli.
Anche in questo caso l’Amministrazione ha mostrato una timida apertura relativamente ai servizi presenti a sistema e non dichiarati dall’anno 2017.
Per entrambi le ipotesi, l’Amministrazione si è riservata di fornire nell’immediato (due/tre giorni al massimo) la propria posizione.
Per la UIL Scuola è necessaria una moratoria per sanare tutti gli errori frutto anche di un sistema informatico impreciso che, peraltro, per i candidati ha rappresentato un’autentica assoluta novità.
Non è accettabile che, pur in presenza di servizi dichiarati in domanda, essi non vengano valutati per tutti i profili, per il sol fatto che il candidato abbia scelto in un profilo l’opzione conferma anziché aggiornamento. Anche in questo caso, la UIL Scuola ha ribadito i manifesti limiti del sistema che consentiva un’operazione “contraddittoria”.
Un siffatto atteggiamento, se confermato dall’Amministrazione, lederà il diritto di migliaia di aspiranti che, non vedendosi riconosciuto il punteggio di servizio, dovranno adire le vie legali accrescendo così il numero di conteziosi e dissipando, inoltre, risorse economiche.
In ultimo la UIL ha evidenziato l’impossibilità relativa alla visualizzazione delle posizioni degli aspiranti inseriti in terza fascia nelle provincie in cui sono state pubblicate le graduatorie provvisorie scaricando sulle segreterie e sui Dirigenti Scolastici, privi di indicazioni operative e chiare da parte del Ministero, tutte le responsabilità.
Immissioni in ruolo
A margine dell’incontro l’Amministrazione, relativamente alle immissioni in ruolo del personale ATA, ha confermato che le procedure saranno informatizzate. Seguirà una convocazione specifica delle organizzazioni sindacali per comunicare l’iter procedurale da seguire. Relativamente al contingente delle immissioni in ruolo, si attende ancora l’autorizzazione da parte del MEF.
LSU
A breve saranno disponibili per gli Uffici Scolastici Regionali le funzioni per il controllo delle posizioni. L’Amministrazione auspica la conclusione delle procedure entro la prima decade di agosto.
La UIL Scuola, invita il proprio quadro dirigente a valutare con attenzione gli sviluppi che si determinerebbero sui rispettivi territori in caso di mancato accoglimento delle istanze come più avanti rappresentate, dichiarandosi sin d’ora pienamente disponibile a sostenere, anche in sede giudiziale, le legittime rivendicazioni dei lavoratori che fossero eventualmente pregiudicati da un comportamento omissivo da parte dell’Amministrazione.