04 APRILE 2016
Proteggere e promuovere l’istruzione come bene pubblico
4–5 APRILE |ROMA| CONFERENZA IE |DELEGATI PAESI OCSE
Che peso ha la crisi finanziaria internazionale sull’educazione mondiale? Quali sono state le misure di bilancio messe in atto dagli stati nazionali per rispondere all’emergenza economica? Le scelte sull’istruzione che peso hanno sulla leadership di Governo nei vari paesi? Quali saranno le risposte in termini di accoglienza nei sistemi educativi dei paesi con massimo afflusso di rifugiati? In che modo evolverà la professione insegnante?
E’ di questi e altri temi che si parlerà lunedì 4 e martedì 5 aprile a Roma nella riunione dei segretari generali e dei responsabili internazionali dei sindacati scuola dei paesi dell’OCSE.
La conferenza è organizzata dall’Internazionale dell’Educazione (IE) il sindacato internazionale che rappresenta circa 30 milioni di lavoratori della scuola e dell’università in 170 Paesi e territori.
I segretari generali della UIL Scuola, Giuseppe Turi, della FLC-CGIL, Domenico Pantaleo, della CISL Scuola, Maddalena Gissi, saranno tra i relatori dei lavori internazionali.
Gli interventi secondo il programma (in allegato le versioni inglese e francese).
Ad aprire i lavori saranno Susan Hopgood, Presidente della IE e Fred van Leeuwen, Segretario generale della IE.
Tagli alla spesa, privatizzazioni, competitività, elitarismo, inclusione, flussi migratori, globalizzazione dell’istruzione, standardizzazione della professione docente: sono solo alcuni degli argomenti che verranno dibattuti da sindacalisti, studiosi e rappresentanti dell’OCSE per fornire un quadro diverso da quello costruito in questi anni di crescenti misure di austerità.
Dopo gli interventi di apertura e le due sessioni di lavoro in plenaria con i rappresentanti americani, norvegesi e tedeschi, nel pomeriggio di lunedì sono previste quattro breakout sessions dedicate ad approfondire i temi della valutazione e della crescita degli apprendimenti. Nei workgroups i rappresentanti di Danimarca, Svezia, Irlanda, Nuova Zelanda, Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Canada, Scozia, Ocse.
Nella mattina di martedì due sessioni in plenaria: la prima con i rappresentanti di Canada, Regno Unito, Sud Africa, dedicata a tracciare il ruolo degli investimenti privati nella scuola pubblica; la seconda con i rappresentanti di Brasile, Australia e Regno Unito, dedicata al rischio di una progressiva commercializzazione del sistema dell’educazione. La sessione plenaria conclusiva sarà dedicata a fare il punto sull’educazione pubblica in un mondo globale in continua evoluzione.