06 GIUGNO 2015
Renzi apre a correzioni. Bene. Ma basta con la favola dell’ “ascolto” e degli “intoccabili”.
IL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE SCARICA SULLE SCUOLE IL PASTICCIO IN CUI IL GOVERNO SI È INFILATO
Il Presidente del consiglio fermi il Miur. In merito ai cambiamenti necessari, rappresentati dal mondo della scuola, i contenuti sono chiari: piano assunzioni e precariato, super poteri dirigenti, valutazione, tutele contrattuali. Confermiamo la nostra disponibilità ad un incontro risolutivo.
Il Premier Renzi oggi si dice pronto a correzioni. Bene – commenta il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna – ma basta con la favola dell’ “ascolto” e degli “intoccabili”. I punti critici da affrontare sono chiari: pluralismo culturale e libertà di insegnamento, piano assunzione e precariato, super poteri dei dirigenti, sistema di valutazione con competenze tecnico professionali, tutele contrattuali.
Abbiamo illustrato – aggiunge Di Menna – e spiegato più volte le proposte di merito.
Proposte consegnate in audizione al Senato, al ministro, alla Presidenza del Consiglio,al PD.
Il Presidente del consiglio fermi il Miur e rapidamente approfondisca. Confermiamo la nostra disponibilità ad un incontro risolutivo.
È’ ora di assicurare rispetto e serenità a chi fa funzionare, anche senza i dovuti riconoscimenti la nostra scuola. Occorre piuttosto assicurare sostegno e modernizzazione. Il premier ha ammesso errori, bene, ora non ne faccia altri.