Riapertura istanze di cessazione in applicazione di quanto introdotto dalla legge di bilancio – Incontro Ministero dell’Istruzione.

 

LE RIGIDITA’ DELLE MODALITA’ DI CESSAZIONE DAL SERVIZIO  VANNO TEMPERATE FLESSIBILIZZANDO IL SISTEMA

Oggi, mercoledì 26 gennaio 2022, alle ore 16.30, si è tenuto il previsto  incontro tra i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali del Comparto Istruzione e Ricerca e la Direzione del personale del Ministero dell’Istruzione (DGPER), per discutere il seguente ordine del giorno:

  • Riapertura istanze di cessazione in applicazione di quanto introdotto dalla legge di bilancio.

Per la UIL Scuola ha partecipato Giancarlo Turi.

L’Amministrazione scolastica è stata rappresentata dal Capo Dipartimento, dott. Filippo Serra.

L’Amministrazione ha comunicato che la Legge di Bilancio 2022 (n.234 del 31.12.2022)  ha introdotto tre elementi modificativi del sistema previdenziale per quanto attiene alle modalità di cessazione dal servizio: QUOTA 102 (innovato), OPZIONE DONNA (confermato) e APE SOCIALE (modificato). Le istanze di cessazioni per le causali QUOTA 102 e OPZIONE DONNA vanno prodotte improrogabilmente entro il 28 febbraio 2022; quelle per l’APE SOCIALE entro il 31 marzo 2022. 

La UIL Scuola ha precisato che, già in occasione di precedenti incontri sul medesimo argomento, aveva sollevato la propria contrarietà in merito all’anticipazione eccessiva dei termini per le istanze di dimissioni dal servizio, fissato al 31 ottobre scorso, proprio in considerazione delle modifiche al sistema normativo che sarebbero state apportate in Legge di Bilancio. Condizione puntualmente verificatasi. La riapertura dei termini si impone come condizione indispensabile per la riproposizione delle istanze di cessazione che prevedono canali di uscita diversi. Un atto conseguente, facilmente ipotizzabile.

E’, pertanto,  stato rilevato come sia necessario però attenuare la rigidità indotte precedentemente per il sistema di uscita, rendendolo flessibile. In tale ottica, si è chiesto di consentire al personale di utilizzare il sistema di cessazione più vantaggioso optando per la soluzione più favorevole, situazione questa che non era possibile prevedere al momento in cui è scaduto il termine originario per produrre le istanze di cessazione dal servizio (02.11.2021). Fattispecie che ricorre per quanti hanno proposto istanza di cessazione con “opzione donna” e che, a causa del mutamento normativo (l’attività degli insegnanti di scuola primaria è stata inserita tra i lavori usuranti), hanno poi appreso del mutamento normativo. L’Amministrazione si è impegnata, di concerto con l’INPS, a formalizzare tali aspetti in una apposita circolare che verrà emanata in occasione dell’apertura delle funzioni telematiche per produrre le nuove istanze di cessazione, sempre da intendersi limitate ai tre casi più avanti specificati.

Si è appreso, da ultimo, che le domande di cessazione a qualunque titolo del personale scolastico per l’a.s.2021/2022 (si è chiesta la conoscenza del dato disaggregato per tipologia di contratto), sono circa 30.000.

La UIL Scuola è impegnata a fornire le informazioni necessarie e ad assicurare il necessario supporto tecnico giuridico per supportare le scelte che il personale scolastico è chiamato ad effettuare per il tramite delle proprie sedi territoriali. Con separata nota, si provvederà a produrre un prospetto analitico riepilogativo.