Scelte di finanza pubblica e scuola

Turi: risorse per scuola e stipendi Governo rispetti impegni presi nell’intesa di Primavera a Palazzo Chigi

Occorre che l’intesa di Palazzo Chigi sia interamente attuata – ha detto il segretario generale della UIL Scuola, Pino Turi, intervenendo oggi a Torino, all’Assemblea provinciale delle RSU e dei rappresentati di istituto.
In questo momento di scelte di finanza pubblica, va confermato l’impegno per le risorse da destinare al personale della scuola.  Colmare il divario che separa gli stipendi italiani da quelli degli altri paesi della zona Ocse – continua Turi – è uno dei dati richiamati anche nell’indagine OCSE TALIS diffusa proprio ieri.
La raccomandazione rivolta a tutti i paesi dell’area UE a investire sul sistema di istruzione, deve valere come priorità per l’Italia che si colloca in coda nella graduatoria dei livelli delle retribuzioni.
Ricordiamo al Governo – ribadisce Turi – che sta impostando la manovra finanziaria di destinare le risorse necessarie per ottemperare agli impegni assunti. L’assemblea di Torino è stata anche l’occasione per fare il punto su due temi centrali per la Uil Scuola:
la difesa dell’impianto statale del nostro sistema scolastico, ingiustamente denigrato per ragioni di natura politica  – ha detto Turi  – che vedrebbero nella privatizzazione e nella regionalizzazione il modo surrettizio di finanziare le scuole private e il ruolo fondamentale che il sindacato sta svolgendo, assumendo responsabilità e scelte, a tutela della natura collettiva della scuola e della sua funzionalità.


Altra questione che viene posta in evidenza dall’indagine annuale sulla professione docente condotta dall’Ocse, riguarda l’età media di docenti e dirigenti, più alta della media europea.
Un fatto – precisa Turi – che deriva dalle caratteristiche del nostro sistema dove l’esperienza rappresenta un punto importante che qualifica la docenza, e che inevitabilmente determina un’età più alta.
Ugualmente, per i dirigenti, viene richiesta un’esperienza di almeno 5 anni di ruolo.

Fondamentale il lavoro che si fa in classe – aggiunge Turi sottolineando un altro aspetto presente nel rapporto Ocse Talis, secondo il quale «negli ultimi 5-10 anni, il tempo dedicato in classe all’insegnamento e all’apprendimento effettivi è diminuito in circa la metà dei Paesi e delle economie che partecipano a TALIS. Negli ultimi cinque anni in Italia, il tempo in aula dedicato all’insegnamento e all’apprendimento effettivi è rimasto stabile».

E’ ciò che consente di qualificare il modello della scuola statale, della costituzione che è  ‘comunità’ e funzione dello Stato e non servizio – puntualizza Turi – da misurare secondo quei modelli di mercato che già mostrano i limiti in Europa.

L’assemblea di Torino è stata anche l’occasione per fare il punto su due temi centrali per la Uil Scuola:
la difesa dell’impianto statale del nostro sistema scolastico, ingiustamente denigrato per ragioni di natura politica  – ha detto Turi  – che vedrebbero nella privatizzazione e nella regionalizzazione il modo surrettizio di finanziare le scuole private e il ruolo fondamentale che il sindacato sta svolgendo, assumendo responsabilità e scelte, a tutela della natura collettiva della scuola e della sua funzionalità.

Salvo Mavica, segretario