Scuola, concorso straordinario in Sicilia “Popolazione a rischio, va rinviato”

SEGRETERIE REGIONALI SICILIA
“Il concorso deve essere sospeso e riprogrammato nelle province di appartenenza. A tutela della salute dei siciliani, chiediamo un intervento delle istituzioni”.
Le prove concorsuali previste dal 22 ottobre al 16 novembre potrebbero alimentare la diffusione del virus COVID – 19. Per il concorso straordinario, migliaia di docenti precari si sposteranno da una regione all’altra. Il Ministero della Pubblica istruzione ha previsto lo svolgimento delle prove con la formula delle aggregazioni territoriali, criterio basato solo sui posti messi a bando e non sul reale numero dei partecipanti.
E così, sulla base dei numeri forniti dal Ministero, 1.111 docenti siciliani saranno costretti a spostarsi per raggiungere altre regioni. Allo stesso modo, 1.316 candidati provenienti da altre regioni entreranno in Sicilia e 2.547 candidati siciliani, pur restando nell’isola, raggiungeranno la sede del concorso in altre province.
Tra l’altro, registriamo con stupore la presa di posizione della Ministra Azzolina che, in un’intervista, ha annunciato il divieto di proroga della prova per i docenti posti in quarantena alla data del concorso. Un’affermazione che il nostro sindacato ritiene pericolosa, perché qualche candidato disperato potrebbe violare la misura restrittiva.
Le OO.SS. visto l’evolversi della situazione ritengono opportuno il rinvio del concorso, da effettuare in una fase meno acuta.

 

A conferma della nostra visione di buon senso, forniamo un altro esempio: nella giornata del 28 ottobre la Campania, la cui situazione sanitaria è in piena evoluzione, dovrà accogliere numerosi docenti siciliani, da sommare a quelli provenienti da Basilicata, Calabria, Puglia e Molise. Per l’esattezza 831 candidati, provenienti da 5 regioni diverse.
Oltretutto, risulta incomprensibile la scelta di affidare le sedi d’esame alla libera candidatura di tutte le scuole del territorio, senza privilegiare le sedi prossime ai collegamenti delle aree urbane. Ciò comporterà, nella giornata del 27 ottobre, che i candidati provenienti da Puglia e Basilicata si rechino a Caltagirone e a Randazzo, quest’ultima area oggi dichiarata zona rossa. Analogamente, il 30 ottobre i 43 candidati provenienti da Molise, Puglia, Campania e Basilicata, dovranno raggiungere un istituto scolastico di Mussomeli.
Vista la situazione, riteniamo più coerente che la prova concorsuale si svolga al computer, nella sede di appartenenza, con la evidente razionalizzazione di spostamenti, uso di mezzi pubblici e concentrazione territoriale di candidati.

FLC CGIL Sicilia Adriano Rizza
CISL Scuola Sicilia Francesca Bellia
UIL Scuola RUA Sicilia  Claudio Parasporo
SNALS Confsal Sicilia Michele Romeo
FGU GILDA – UNAMS Sicilia Loredana Lo Re