Seconda conferenza mondiale delle donne

   10 Aprile 2014

Seconda conferenza mondiale delle donne

   Dublino | 7 – 9 aprile

Ruolo delle donne nell’educazione, nel sindacato, nella società e qualità dell’istruzione sono stati tra i temi affrontanti nella conferenza promossa dall’Internazionale dell’Educazione.

Dal 7 al 9 di aprile si è svolta a Dublino la 2° Conferenza mondiale delle donne dell’Internazionale dell’Educazione, l’organizzazione globale che rappresenta 30 milioni di lavoratori della scuola aderenti ai sindacati di 170 Paesi del mondo. Per la UIL Scuola hanno partecipato Noemi Ranieri, Rossella Benedetti e Francesca Ricci.
Le donne nei sindacati dell’istruzione: dalle parole ai fatti, questo il tema centrale attorno al quale si sono  sviluppate diverse tematiche fondamentali per preservare e migliorare i risultati fin qui ottenuti nella lotta contro tutti quei fattori che continuano ad ostacolare l’autorealizzazione delle donne, sia come lavoratrici che come studentesse. I partecipanti, quasi 400 tra uomini e donne, hanno potuto discutere e proporre nuove strategie e nuovi obiettivi per l’Internazionale dell’Educazione, che a maggio del 2015 celebrerà il suo settimo congresso mondiale. I lavori di gruppo sisono concentrati su due serie di istanze, quelle relative ai diritti delle lavoratrici e quelle relative ai diritti delle donne che dovrebbero fruire dei servizi educativi.
Si è parlato, quindi, di leadership al femminile nei sindacati,  scuole e sindacati inclusivi, reclutamento dei docenti e di altro personale, coinvolgimento attivo delle donne nei sindacati; e, ancora, di istruzione delle donne, di promozione degli studi tecnico-scientifici e professionali tra le ragazze, della questione di genere nella formazione dei docenti e degli stereotipi di genere nelle risorse adoperate nella didattica.
Forti preoccupazioni sono state espresse sull’impatto della crisi, che ha colpito in modo particolare le donne con la precarietà, con l’aggravio delle condizioni di lavoro, con la riduzione delle possibilità di istruzione per le ragazze. Dal vivace confronto sono scaturite diverse raccomandazioni:

 

  • l’Internazionale dell’educazione si impegna a continuare la sua opera di pressione sui governi e sulle istituzioni internazionali per quanto riguarda l’introduzione generalizzata della dimensione di genere nella normativa riguardante l’istruzione
  • ogni organizzazione è impegnata ad ottenere dal proprio governo la definizione di programmi di formazione iniziale e continua dei docenti contenenti anche le questioni di genere per evitare il perpetuarsi di stereotipi;
  • i sindacati si attiveranno sin da ora per garantire la giusta rappresentanza femminile anche ai massimi livelli, modificando, se necessario, modelli organizzativi e modalità di partecipazione;
  • tutte le organizzazioni sindacali, se necessario, eserciteranno una costante pressione sui propri governi per garantire alle bambine e alle ragazze le stesse opportunità educative destinate ai maschi.

Nel corso della Conferenza Noemi Ranieri e Rossella Benedetti hanno dato il loro contributo alla campagna promossa dalla IE – “Uniti per una educazione di qualità” – attraverso due video che saranno inseriti tra quelli che verranno presentati ad ottobre alle Nazioni Unite  (www.unite4education.org).