Finiamola con il fai-da-te- burocratico. Se la questione è di carattere lavorativo, deve essere la contrattazione collettiva a farsene carico
La valutazione politica generale in relazione alle misure di contrasto alla pandemia e quella legata alla tutela della salute pubblica devono portare a scelte chiare e non discriminatorie.
Serve vaccinare tutti? Si faccia una legge che assegni un dovere giuridico oltre che civico – sottolinea il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi, in merito al dibattito sulle vaccinazioni (obbligatorie) per il personale della scuola.
Sino a che non c’è una legge che obblighi a vaccinazione non sono ammesse discriminazioni. Non è più possibile accettare la criminalizzazione dei cittadini e dei lavoratori – osserva Turi.
Se la questione – come ha rilevato Ricciardi, ricorda Turi – è di carattere lavorativo, deve essere la contrattazione collettiva a farsene carico e non affidarsi a sporadiche direttive autoritarie e burocratiche.
I diritti lavorativi sono definiti dalla contrattazione collettiva e se serve una norma che, al momento non esiste, il Governo convochi un tavolo sindacale in cui portare una proposta organica per discuterla e condividere regole comuni che impediscano il fai-da-te-burocratico, di cui abbiamo recente esperienza, quasi sempre iniquo e vessatorio.