1 aprile 2016 INFORMATICONUIL
INCONTRI AL MIUR
VIAGGI DI ISTRUZIONE IL MINISTERO EMANERA’ UNA NUOVA CIRCOLARE
A seguito della nota di protesta che la UIL Scuola insieme a CGIL CISL e SNALS ha inviato al MIUR sulle indicazione fornite alle scuole riguardo le misure di sicurezza degli alunni durante i viaggi di istruzione e le visite didattiche, si è tenuto un incontro presso la Direzione generale dello studente. Per la UIL Scuola ha partecipato Antonello Lacchei. I rappresentanti del Ministero nel prendere atto che la nota di trasmissione alle scuole del vademecum della Polizia stradale e la successiva pubblicazione di FAQ sulla materia hanno suscitato allarme nelle scuole e tra i docenti, si sono impegnati ad emanare una nuova circolare che integri la n. 291 del 1992, alla luce delle nuove esigenze rappresentate dal Ministero dell’interno e nel rispetto delle norme contrattuali vigenti.
La UIL scuola nel ribadire la netta contrarietà all’attribuzione di compiti e responsabilità improprie al personale scolastico ha anche evidenziato la necessità del superamento della logica del massimo ribasso nell’acquisto di beni e servizi e del recupero della centralità ruolo degli Organi collegiali nella progettazione organizzativa e didattica che è il fulcro del progetto della scuola autonoma che non può ridursi ad un aumento degli impegni burocratici, a scapito della qualità e della sicurezza. In quella sede, come nelle altre, è stato chiesto un maggior rispetto dei tempi della scuola e stigmatizzato l’uso distorto dello strumento FAQ.
Ancora una volta dobbiamo rilevare come il modello della legge 107/2015 è sbagliato; invece di ampliare l’autonomia delle scuole ne limita la portata fino a considerare l’ipotesi di non fare più visite didattiche, a causa di circolari eterodirette che descrivono improbabili procedure burocratiche che non tengono in nessuna considerazione la specificità e le peculiarità della scuola.
La scuola deve poter disporre del massimo di autonomia il cui supporto è costituito dall’aggregato sociale di riferimento che la sorregge e le dà sostanza, una sostanza che trova la sua funzione di vera rappresentata negli organi collegiali.
Nella fattispecie il Consiglio di istituto, in cui sono rappresentati i genitori, gli studenti (per le scuole superiori), i docenti ed il personale ATA, lo stesso Dirigente scolastico, possono benissimo valutare l’affidabilità delle aziende fornitrici del servizio, chiedere le dovute garanzie e non limitarsi a considerare solo il livello di costo.
Una valutazione che deve poter trovare il giusto equilibrio tra costo del servizio e la garanzia della massima sicurezza degli alunni e del personale impegnato nelle visite didattiche che sono elemento essenziale dell’offerta formativa, necessaria per la crescita culturale dei nostri ragazzi.
E’ l’ennesima riprova che situazioni complesse come la gestione di una scuola non possono essere affidate in maniera estemporanea alla responsabilità dei singoli, siano essi i dirigenti, piuttosto che docenti, ma corroborati da delibere collegiali che definiscano i criteri e i modi, frutto della partecipazione e dell’ autogoverno dell’istituzione scolastica. L’alternativa è una scuola burocratica che come nel caso delle visite guidate, invece di trovare soluzioni utili per la qualità della propria funzione, arriva addirittura ad abdicare al suo ruolo formativo.